Idee al centro dei nostri quartieri

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mercoledì 28 ottobre 2015

Un Rifiuto a ciò che sembra inevitabile

A Roma convivono 6 sistemi di raccolta rifiuti, e nessuno ad oggi sembra essere efficiente.
Il risultato è ovviamente sotto lo sguardo incredulo di chi a Roma passa di sfuggita, e sotto quello rassegnato di molti Romani.
Si oscilla tra dichiarazioni scioccanti, che accusano l’inciviltà presunta dei Romani oppure quelle  sottomesse ad un destino ingovernabile perché “non esiste la bacchetta magica”.
AMA è piena di falle e i bilanci sono li a confermarlo, una su tutte: spese astronomiche per una raccolta differenziata che costa di più ai cittadini e con un ciclo che costringe AMA ad “acquistare” lo spazio per stoccare e trattare i rifiuti in aziende private che poi possono giustamente rivendere il “recuperato”, senza incassi per AMA.
Per strada abbiamo imparato che se una cosa la devi far fatta male, meglio non farla; è buon senso.


Lo stesso buon senso che dovrebbe però anche spingere qualche nostro concittadino a non rendere le strade, le nostre amate strade, una discarica abusiva.

Via Cairate a Selva Candida


Sul fronte rifiuti si giocherà parte della prossima (???) campagna elettorale, e saremo curiosi di vedere quali saranno le proposte inserite nei programmi delle diverse fazioni.
Ascoltando le voci della strada emerge un’opinione piuttosto diffusa che auspica un coinvolgimento più articolato dei privati, in grado di portare principi di razionalità propri di qualsiasi mercato ma soprattutto in grado di poter consentire ad AMA di destinare nuovamente buona parte dei suoi 8000 impiegati alla pulizia delle strade e alla gestione dei servizi utili al decoro, invece che lanciarli quotidianamente in percorsi ad ostacoli per le nostre strade con gli effetti che vediamo.

Via di Torrevecchia
Via Mattia Battistini
Il privato può essere una risorsa se le istituzioni sapranno definire bene ruoli e competenze, indicare precisi obiettivi e soprattutto togliere meccanismi di incentivazione che alla fine rientrano nei bilanci come parte del business e non come strumenti per “incentivare” a fare meglio.
In strada si dice che il problema forse sia proprio questo, l’incompetenza (fortuita o dolosa) delle istituzioni, e la strada, abbiamo imparato a capire che non mente.
Spesso manca l’informazione per comprendere quale sia la realtà, e sarà fondamentale da Romani conoscere i numeri, i dati, le dinamiche attuali, perché sapremo così scegliere consapevolmente quale modello ci proporranno come soluzione; essere consapevoli è già un modo di chiedere maggiori competenza e realismo, un modo per ripararsi dai proclami e intravedere i risultati sperati.
Molte associazioni, movimenti e comitati si sono organizzati autonomamente per recuperare quel decoro che ci è stato sottratto, con grande slancio di volontà e consapevolezza per ridare dignità alle nostre strade: questo è un gran segnale che solo sciocchi ed incompetenti possono ignorare, è la testimonianza che dalla strada nascono, si sviluppano, le energie e le idee migliori.
Raccolta immondizia ed erbacce in un parco del XIV

Ciascuno avrà una propria opinione su cosa sarebbe opportuno fare per sanare il problema della raccolta rifiuti e dei costi esorbitanti che ad essa sono legati (tradotti ovviamente in TARI e tasse varie…), e da qui vorremmo partire per raccogliere le voci che dalle strade provengono. 
A voi la voce...

2 commenti:

  1. periferie abbandonate al degrado, abbiamo toccato il fondo o la discesa non è ancora finita?

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  2. Di sicuro il percorso è in salita, ma come c'è scritto nel post, dalla consapevolezza e dalla conoscenza dei dati passa molto di quel che le istituzioni saranno costrette a fare...

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